Ivan il Grande non riuscì ad avvicinare la Russia alle tradizioni europee. L'adeguamento della Russia all'Europa costituì una priorità per molti zar. Pietro I e Caterina II riuscirono nell'impresa, ma purtroppo la Russia venne contaminata dalla nobiltà europea e, in seguito, i rivoluzionari, finanziati da Banche e da Paesi stranieri, utilizzarono proprio i titoli nobiliari per disprezzare e diffamare i Romanov e tutto il Paese, utilizzarono, inoltre, una nobiltà non tipicamente russa, della quale Nicola II voleva sbarazzarsi, per calpestare le idee socialdemocratiche di uno degli ultimi Primi ministri: Pyotr Stolypin, che aveva portato la Russia a far parte dei cinque Paesi più sviluppati al mondo, tutti i contadini erano diventati proprietari terrieri, ma evidentemente certi poteri stranieri avevano bisogno di una rivoluzione.
Basililio III(1505-1533), figlio di Ivan il Grande, fu capace di annettere alcune città. Il Principato di Moscovia aveva come centro governativo il Cremlino di Mosca. Quando governava Ivan I e i Romanov iniziavano a comparire nella vita amministrativa del Paese, il Cremlino era una fortezza di legno. La bellissima architettura in legno, tipicamente russa, si estendeva anche a Chiese e palazzi. Durante i regni di Ivan III e Basilio III il Cremlino fu ingrandito e costruito con pietre e mattoni. Erano stati utilizzati il mattone rosso, la pietra bianca, bellissimi marmi, piastrelle multicolori e metalli lucenti. I tetti vennero decorati in modo molto fantasioso.
C'erano tantissime cupole dorate e argentate a forma di bulbo. Gli architetti dell'epoca si ispiravano alle costruzioni orientali, ma anche il Rinascimento italiano fu fonte di ispirazione.
Il Cremlino aveva la forma di un triangolo, la cui base era vicina al fiume Moskva. Si trattava di un triangolo equilatero, ogni lato aveva 800 metri. Le mura di mattone rosso erano molto spesse, si poteva giungere ai 5 metri di spessore, la loro altezza era di 9 o di 12 metri. Dalle strette fenditure, alla sommità, venivano lanciate le frecce in caso di attacco nemico. Ai tre angoli c'erano delle torri rotonde, praticamente inespugnabili, si poteva accedere solo tramite una fenditura, che si trovava sul tetto.
Tra i merli c'erano 19 torri, che raggiungevano anche i 30 metri di altezza. Cinque erano le più importanti torri di cinta: due ad Est, due ad Ovest e la Porta segreta del Sud. Era stato scavato un profondo fossato, largo 36 metri, vicino al muro orientale, così il Cremlino risultava ancora più protetto dagli attacchi. Rimanendo nelle torri si potevano avere degli approvvigionamenti di acqua.
Le fortificazioni del Cremlino avevano numerosi passaggi segreti sotterranei. Un passaggio di grande importanza era quello che collegava la Torre di Sud-Ovest alla Porta di Nord-Est, che si trovava dentro alla città.
La Porta del Salvatore, sul lato orientale, era l'ingresso principale al Cremlino. Per denominare la Porta ci si ispirò ad una grande Icona, collocata sull'archivolto, davanti all'Icona c'erano sempre tante candele accese. Quando i russi entravano nel Cremlino si toglievano il cappello e si facevano il segno della Croce. Parecchie torri, mura e porte furono progettate da architetti italiani. Verso la fine del XV secolo le torri avevano apici quadrettati con merli. Le guglie vennero introdotte nel XVII secolo da un architetto inglese.
Le processioni, che si svolgevano al Cremlino, iniziavano alla Porta del Salvatore e raggiungevano la Porta che era vicina all'angolo di Sud-Ovest.
Ivan III fece edificare molte bellissime Chiese. La magnifica Cattedrale dell'Assunzione (Uspensky Sobor) fu ricostruita da un architetto italiano nel 1470. L'interno dell'edificio stupiva per le sue meravigliose decorazioni, i dipinti coprivano ogni parete, anche in alto sulla cupola. L'Iconostasi era immensa. Le Icone erano adornate abbondantemente con gioielli preziosi. La Cattedrale custodiva un'urna con la tunica di Cristo e un trono con delle sculture, costruite da artigiani del Cremlino nel 1551. Purtroppo quando Napoleone giunse a Mosca nel 1812, fece alloggiare i cavalli nella Chiesa e i soldati francesi portarono via cinque tonnellate e mezzo di oro e di argento.
Le cerimonie e le feste importanti si svolgevano all'esterno del Cremlino, nella piazza che confinava con la Cattedrale e con i palazzi del lato orientale.
Nel XVI secolo, accanto alla piazza, nella zona di fronte alla Porta del Salvatore, vennero costruite delle torri campanarie.
La prima ad essere costruita, la Torre Bono, aveva le campane più grandi di tutta Mosca. Nel Campanile di Ivan il Grande, ultimato nel 1600, alto ben 81 metri, c'era la campana di Novgorod conquistata ed altre 32 campane.
Le celebrazioni iniziavano di solito con il suono della grande campana della Torre Bono, poi suonavano le campane del Campanile di Ivan. Il suono poteva essere gioioso o triste a seconda della situazione. Cerchiamo di immaginare l'atmosfera suggestiva che creavano i suoni di tantissime campane, dobbiamo pensare che a quei tempi Mosca aveva 400 Chiese e 500 campane. Oltre la piazza della Cattedrale, c'erano i palazzi dei governatori. A noi è giunto il magnifico palazzo delle sfaccettature, denominato così per il rivestimento con pietre lavorate come di solito si fa per i diamanti. Accanto a questo palazzo c'era lo Scalone Rosso, dove sarebbero accaduti eventi drammatici. Lo Scalone conduceva ad un ingresso, che si collocava tra la sala dei ricevimenti e il palazzo Terem, a Nord.
Accanto ai palazzi dei governatori c'era l'armeria. Nel corso del tempo, l'armeria, situata in varie casette, divenne anche un laboratorio di Icone e di gioielli. Attualmente è uno dei più ricchi musei del mondo. In altre zone del Cremlino c'erano le residenze dei Boiari, i proprietari terrieri.
Daniela Asaro Romanoff
Daniela Asaro
Romanoff